mercoledì 5 dicembre 2007

Comunicato Stampa - Le tariffe dell'acqua

COMUNICATO STAMPA

Nei mesi scorsi l’ ATO 4, ente amministrativo preposto a dettare indirizzi programmatici e linee di azione in merito alla gestione del ciclo idrico integrato per acqua e fognatura, ha deliberato l’aumento delle tariffe, per quanto concerne la quota fissa, di circa 24 Euro, triplicando la precedente quota.

La decisione rientra nella logica di uniformare la tariffa su tutto il territorio provinciale; se in linea generale il principio è da condividere, nella realtà della nostra Provincia la nuova quota risulta penalizzante per i territori più marginali: si ritiene pertanto che ogni decisione debba essere “pesata” tenendo conto dei disagi in cui versano, soprattutto, le piccole e defilate realtà di montagna per il normale accesso alla maggior parte dei servizi.

E’ da considerare inoltre che l’aumento della quota fissa della tariffa non è stato accompagnato da puntuali previsioni di agevolazioni per le categorie sociali più deboli, e per l’anno 2008 sono previsti aumenti medi pari al 30%.

Si ritiene quindi importante ed urgente addivenire ad un ampio confronto, con i soggetti costituenti l’ATO e con i Sindaci ed i gestori dei servizi, per determinare opportune azioni ed indirizzi sulla individuazione delle tariffe.

Nella consapevolezza che ogni analisi in tal senso risulta complessa data la variegata articolazione del sistema operante nelle diverse realtà, risulta altrettanto doveroso mettere in atto una ferma volontà politica improntata a principi di equità e di salvaguardia sociale. Del resto, l’attuale fase, indipendentemente dalle modifiche legislative che verranno apportate dalla discussione della Legge Finanziaria in merito agli ATO, risulta particolarmente propizia per dettare tali nuove regole, dal momento che l’ATO 4 ha completato la ricognizione delle tariffe operanti nei vari Comuni.

In prima battuta, le tariffe per consumi minimi potrebbero essere stabilite “ a forfait”, con limiti da definire, prevedendo anche agevolazioni sulla quota fissa.

In prospettiva, anche in relazione a quanto stabilito dall’art. 154 del D.Lgs. 152/2006, si ritiene che dovrebbero essere presi in considerazione, in collaborazione con i Comuni, le fasce di reddito ed il tenore di vita delle famiglie (ad esempio con gli indicatori economici ISEE).

L’apertura di un dibattito è oltremodo importante perché la problematica della tariffa rappresenta uno dei tasselli di un dibattito ancora più ampio che concerne le tematiche contenute nella proposta di Legge di iniziativa popolare presentata nei mesi scorsi in Parlamento da una moltitudine di Comitati, Associazioni, Movimenti e Partiti, mirata, nei suoi princìpi istitutori, ad una svolta politica e culturale in direzione dell’affermazione dell’acqua come bene comune e diritto umano universale e della sua gestione pubblica e partecipata.

Sulla scorta dei suddetti orientamenti è stata formulata una interpellanza al Presidente della Provincia di Cuneo, ed in questi giorni l’interpellanza verrà presentata anche al Sindaco del Comune di Cuneo, chiedendo di dettare indirizzi per elaborare un sistema tariffario che obbedisca a fondamentali principi di equità sociale, e stabilendo, in primis, la riduzione delle tariffe per le categorie sociali più deboli.

Cuneo, 04.12.2007

Ivan Di Giambattista

Consigliere Provinciale di Rifondazione Comunista

Fabio Panero

Segretario Provinciale e Consigliere Comunale a Cuneo di Rifondazione Comunista

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