giovedì 6 dicembre 2007

Prevenire è meglio che spegnere

Ancora morti sul posto di lavoro, guardate però cosa compare dal sito della TyssenKrupp.
A quanto pare non si fa mai abbastanza per la sicurezza dei lavoratori! ........

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12 Luglio 2007
Prevenire è meglio che spegnere
Il sistema antincendio della ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni punta su prevenzione e protezione

L'incendio che nel 2006 ha gravemente danneggiato alcuni impianti dello stabilimento di Krefeld della ThyssenKrupp Nirosta, dimostra quanto serio sia il rischio di simili eventi all'interno di realtà come le nostre, dove le potenziali cause di incendio sono moltissime: da quelle elettriche (scintille, surriscaldamento di motori ecc.) alle esplosioni, fino alla distrazione umana (classico è l'esempio del mozzicone di sigaretta involontariamente gettato tra sostanze infiammabili).Per questo, la ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni si è da tempo dotata di una struttura antincendio che agisce su tre diversi fronti: prevenzione, protezione e spegnimento. Quella della prevenzione è un'attività fondamentale, che verte essenzialmente sul controllo periodico e sulla manutenzione degli impianti antincendio quali impianti fissi di spegnimento, estintori, idranti porte REI (sigla di uso internazionale che deriva dalle iniziali delle parole francesi Resistance, Entretenir e Isolement), secondo quanto previsto dalle leggi in materia e in linea con gli standard aziendali di controllo e manutenzione. In collaborazione con l'ente EAS (Ecologia, ambiente, sicurezza), vengono inoltre emesse apposite procedure e pratiche operative e sono effettuati controlli periodici nelle varie aree al fine di verificare l'attuazione delle disposizioni e soprattutto lo stato dei luoghi, dal momento che la base dell'attività di prevenzione è il monitoraggio costante del livello di pulizia e assenza di sostanze combustibili in zone pericolose. Quanto alla protezione, questa interessa in modo particolare le aree a rischio come vie cavi (completamente ricoperti di vernice intumescente), cabine e quadri elettrici (compartimentali con materiali REI). In questa attività di protezione rientra anche la recente messa in esercizio di un sistema di centralizzazione allarmi per l'Area a caldo e per l'Area a freddo (e che a breve per l'Acciaieria sarà implementato) e di un moderno sistema di telecamere 'motion control' in grado di verificare le variazioni di immagini nelle aree, permettendo, così, di diagnosticare un evento pericoloso sin dagli inizi.
Per le attività di spegnimento, infine, all'interno dello stabilimento opera una squadra antincendio professionale, in fase di ulteriore aumento organico, che si occupa anche della prevenzione e della protezione. La squadra è dotata di mezzi che consentono di fronteggiare anche incendi di notevoli dimensioni, come, ad esempio, un'autobotte da 8 metri cubi di acqua fornita di pompa ad alta pressione. È inoltre supportata, in caso di incendio, da circa 80 addetti agli impianti produttivi e dei servizi che hanno ricevuto un'adeguata formazione antincendio presso centri specializzati e da parte di funzionari del corpo dei Vigili del Fuoco di Stato. A questi ultimi è stata affidata anche la particolare formazione sull'antincendio ricevuta da tutti gli addetti agli impianti con Rischio di Incidente Rilevante D.L.gs. 334/99 (vedi fabbrica ossigeno e stoccaggio acido HF). Da segnalare, in ultimo, che durante lo svolgimento di un recente programma di formazione sulla sicurezza rivolto a tutto il personale economica del territorio ternano. Un brindisi vicino al nuovo laminatoio ha concluso la giornata, in attesa di prossime occasioni di festa.
ThyssenKrupp Acciai Speciali Terni Anno 12 n.2
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1 commento:

Anonimo ha detto...

BASTA MORIRE DI LAVORO
(comunicato stampa sull'incidente alla Thyssenkrupp)
Una fabbrica in dismissione, dove i lavoratori prima di essere buttati fuori vengono costretti a ripetuti straordinari e a produrre con macchinari decrepiti e con scarsa o nulla manutenzione, ha seminato oggi morte e dolore. Due operai deceduti e molti altri ustionati in condizioni disperate.
L'incendio e la conseguente deflagrazione avvenuta alla acciaieria Thyssenkrupp non possono in alcun modo essere definiti un incidente o una tragica fatalità, ma la diretta conseguenza di politiche aziendali basate sul disprezzo della persona e sul taglio dei costi fino a conseguenze mortali che sono sempre i lavoratori e le lavoratrici dipendenti a dover subire.
Le testimonianze rese immediatamente dai lavoratori coinvolti, feriti e per un soffio scampati, sono infatti sconcertanti: estintori insufficienti e scarichi, pompe vuote e mal funzionanti, squadre di intervento impreparate e/o inesistenti, lavoratori lasciati soli a difendersi dalla trappola mortale in cui un reparto si era trasformato.
La Thissenkrupp è già stata messa sotto accusa per gravi violazioni della sicurezza, ma questa situazione è comune e risaputa per molte fabbriche e invece di interventi risolutivi siamo sempre ad aspettare che una nuova tragedia si compia. Solo poco tempo fa Mirafiori è stata chiusa per giorni a causa di un terribile “incidente” che ha colpito un lavoratore, le cui condizioni sono tuttora gravissime.
Ricordiamoci bene che le fabbriche di morte trovano troppo spesso pesanti complicità e connivenze politico- istituzionali: non solo l'adeguamento delle leggi sulla sicurezza viene sistematicamente ritardato da governi e partiti (che hanno ben altre priorità!), ma le stesse leggi e gli stessi strumenti esistenti di ispezione e controllo vengono puntualmente depotenziati ed ostacolati in nome della supremazia della produzione e del profitto sull’uomo.
I Cobas della Scuola esprimono il dolore per la morte dei due lavoratori e portano la loro solidarietà alle vittime di questa tragedia e alle loro famiglie.
Cobas Scuola Cuneo

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