martedì 18 dicembre 2007

Interpellanza PRC sull'acqua presentata in Consiglio comunale a Cuneo


Alla Cortese attenzione del Signor Presidente del Consiglio Comunale

Oggetto: interpellanza sulla modulazione delle tariffe del Servizio Idrico Integrato e sulla necessaria informazione da fornire ai cittadini, con richiesta di risposta orale nel prossimo Consiglio Comunale

Con le delibere adottate il 28/12/2006, l' Autorità d'Ambito Territoriale n.4 di Cuneo ha approvato il Piano d'Ambito che programma per i prossimi 20 anni gli investimenti ritenuti necessari nel settore del Servizio Idrico Integrato (acquedotti, fognature, depurazioni e smaltimenti).
Contemporaneamente ha approvato il Piano Stralcio Triennale (2007/8/9) per le opere ritenute prioritarie. A norma del D.Lgs. 152/2006 e della legge regionale 13/97 ciò comporta la ricarica in tariffa degli oneri che i gestori dovranno sostenere per la realizzazione delle opere. La delibera n. 03/2006 di A.ATO4, riguardante il gettito tariffario, ha stabilito a questo scopo, a partire dal 1/7/2006, l'applicazione di una quota fissa per l'accesso al servizio di 24 €/anno indifferenziatamente per ogni unità abitativa residente. Insieme ha fatto partire anche i contributi dell' 8% alle comunità montane e del 1,5% al funzionamento dell' Autorità stessa.
Per gli anni successivi verranno poi gradualmente applicati aumenti tariffari derivanti dagli investimenti effettuati che porteranno alla unificazione della tariffa dapprima a livello di Area Omogenea (entro il 31/12/2011) ed in seguito a livello dell'intero ATO (entro il 30/06/2015). Secondo le previsioni redatte dagli uffici di A.ATO4 ciò comporterà il passaggio dalla tariffa media attuale di 0,72 €/mc agli 1,18 €/mc del 2011 fino ai finali 1,61 €/mc del 2015. L'aumento totale sarà del 124% al termine dei 10 anni.
Considerato l'ampio ventaglio di partenza, con tariffe fortemente differenziate da comune a comune, compresa anche la quota fissa talora inesistente e talvolta già superiore a quella fissata, si genererà un ulteriore e difforme aggravio sui cittadini.
Nel comune di Cuneo ad esempio, l'applicazione della nuova quota fissa ha inciso fortemente sulle utenze condominiali che prima pagavano un unica quota (essendoci generalmente un unico contatore) mentre ora se ne vedono addebitata una per ogni alloggio. Partendo poi da una tariffa media di 0,53 €/mc, decisamente più bassa della media ATO4, gli aumenti saranno del 123% al 2011 (24,6% annuo) e di un ulteriore 36,5% al 2015 (circa il 7,3% annuo) per un totale del 204% nei 10 anni.
Ogni decisione presa in merito dovrà essere attentamente pesata in relazione a: marginalità territoriale, qualità delle strutture residenziali servite, redditto del nucleo abitativo, come per altro già stabilito dall'art.154 del D.Lgs: 152/2006.
Tenendo conto anche delle indicazioni fornite da organismi internazionali quali ONU e FAO, occorrerebbe valutare la possibilità di introdurre una tariffa "a forfait" molto bassa per la fascia di consumo ritenuta vitale (circa 50 litri/giorno).

Si ritiene pertanto che il comune di Cuneo :
- quale maggiore rappresentante nella Conferenza dei Rappresentanti degli Enti Locali di ATO4 nonché unico rappresentante della omonima Area Omogenea, debba farsi carico dell'apertura in quella sede di un ampio dibattito in merito che possa verificare la congruità degli investimenti programmati ed i motivi della estremamente diversificata incidenza della suddivisione dei costi per €/abitante tra le diverse Aree Omogenee.
- quale maggiore rappresentante nella Assemblea dei Sindaci ed azionista di maggioranza del gestore pubblico ACDA s.p.a. debba propugnare, in collaborazione con Associazioni e Comitati, la più completa e trasparente informazione ai cittadini.

SI INTERPELLANO PERTANTO GLI ASSESSORI COMPETENTI
PER CONOSCERE

- Se condividono gli orientamenti sopra esposti.
- Se non ritengano opportuno contemperare massimamente gli aumenti previsti.
- Se non ritengano opportuno agire urgentemente sull'incidenza di tali aumenti per le categorie svantaggiate applicando i fondamentali principi di equità sociale.
-Se, alla luce della Legge di Iniziativa Popolare presentata nei mesi scorsi da una moltitudine di Comitati,Associazioni, Sindacati e Partiti, e firmata da 406.000 elettori, mirata nei suoi principi istitutivi ad una svolta politica e culturale che riconosca l'acqua come "bene comune", diritto umano universale ed inalienabile, con una gestione pubblica e partecipata; non ritengano necessario avviare con i cittadini, la Associazioni ed i Comitati un profondo confronto per giungere a soluzioni condivise che possano evitare il formarsi di gravi situazioni di disagio sociale, raccogliendo anche l'esperienza delle vertenze in atto in molte parti d'Italia, d'Europa e dell'intera comunità mondiale.

CUNEO, 05.12.2007

Fabio Panero
Consigliere Comunale Partito della Rifondazione Comunista

Nota: il testo della legge di iniziativa popolare, correlato dalle 4.500 firme raccolte in provincia di Cuneo, è già stato consegnato al Sindaco nello scorso mese di luglio, simultaneamente alla presentazione al Presidente della Camera dei Deputati.
Attualmente è in discussione presso la Commissione Ambiente della Camera. Sabato scorso 1 dicembre si è svolta a Roma una grande manifestazione nazionale a sostegno della rapida approvazione della legge. Si allegano il testo del comunicato del Comitato Nazionale ed alcuni articoli di giornale.

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