martedì 15 gennaio 2008

COMUNICATO STAMPA - Rifiuti in Campania

La tragedia campana è la conseguenza di 14 anni di commissariamento e la mancanza di assunzioni di responsabilità di quei amministratori. Aiutiamo quella popolazione chiedendo loro di pretendere una diversa gestione dei rifiuti, basata sulla prevenzione, la raccolta differenziata spinta, finalizzata al compostaggio e al riciclaggio, cosa finora non fatta.

In questi giorni abbiamo duramente criticato la politica degli amministratori della Campania nel gestire i rifiuti. Ancora una volta ribadiamo che questa emergenza come altre precedenti sono state provocate dalla scelta di puntare tutto sugli impianti tecnologici, riempiendo la regione di milioni di "ecoballe" accumulate per alimentare futuri inceneritori.
La mancanza di una gestione del ciclo dei rifiuti centrata principalmente sulla prevenzione e la raccolta differenziata finalizzata a compostaggio e riciclaggio hanno creato le attuali condizioni. Più volte abbiamo ricordato che quella regione ha bisogno di almeno venti impianti di compostaggio da realizzare con la massima urgenza per accogliere la parte putrescibile del rifiuto, principale causa del maggiore disagio per quei cittadini.
In questo momento è il disastro ambientale e igienico per la popolazione di Napoli ed in particolare per le periferie più povere, a prevalere.
Per questo invitando alla massima mobilitazione del movimento ambientalista e delle forze politiche della sinistra per costringere quelle amministrazioni ad assumere le proprie responsabilità e avviare una gestione del ciclo dei rifiuti in stretto rapporto con i cittadini.
Riteniamo doveroso rispondere all’emergenza terribile che colpisce quella popolazione. Pertanto condividiamo la scelta dell’assessore regionale De Ruggiero che ha dato la disponibilità ad accogliere 5.000 tonnellate di rifiuti urbani nella nostra regione.
Vogliamo ricordare che quella quantità equivale al rifiuto urbano indifferenziato mandato a smaltimento in una decina di giorni nella nostra Regione, oppure aumentare dello 0,2 % la nostra raccolta differenziata. E’ impossibile da fare?
Siamo perplessi per la risposta negativa preannunciata da alcune Province ed in particolare quella di Cuneo, dove la posizione della Giunta Costa non regge in merito a presunte inadeguatezze tecniche dei nostri siti in Provincia: in recenti articoli apparsi sulla stampa locale il sito di Magliano Alpi è descritto come assolutamente compatibile, senza sovraccarichi, per l'eventuale arrivo dei rifiuti della Campania. In realtà la maggioranza di centro-destra che guida la Provincia sembra più preoccupata di far quadrare i conti con la Lega da poco entrata in Giunta che di dare reali risposte alla drammatica emergenza dei rifiuti.
Per anni la Campania è stata la "pattumiera d’Italia" (compresi i rifuti tossici della cuneese Acna di Cengio) ed in particolare di tutto il nord Italia, con centinaia di discariche più o meno abusive.
Non facciamo pagare la colpa degli amministratori alla popolazione.
Non possiamo dire "tanto a noi non ci riguarda".

Sergio Dalmasso
Consigliere Regionale di Rifondazione Comunista
Ivan Di Giambattista
Consigliere Provinciale di Rifondazione Comunista
Fabio Panero
Segretario Provinciale e Consigliere Comunale a Cuneo di Rifondazione Comunista

1 commento:

Anonimo ha detto...

l'Acna di Cengio sta e stava appunto a Cengio, quindi a Savona anche se la sua, passatemi il francesismo, merda la riversava nelle provincie di Cuneo e Alessandria;
e questo ha fatto per anni superprotetta dal "glorioso" PCI e dalla CGIL ligure,
solo quando il primo si e' dissolto finendo giustamente nella pattumiera della storia e la seconda si e' riciclata in una societa' di servizi (pessimi tra l'altro) e' stato possibile smantellarla.
per la precisione
Nanni

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