sabato 19 gennaio 2008

DALMASSO (PRC): ODG PER SALVAGUARDIA ISTITUTI STORICI PER LA RESISTENZA

La sinistra regionale ha fatto approvare un ordine del giorno in Consiglio Regionale per la salvaguardia degli Istituti Storici per la Resistenza in Piemonte.
La legge finanziaria 2008 stabilisce che i comuni possano far parte di una sola forma associativa (ad esclusione di acqua, gas, ecc.) e entro il 31 marzo 2008, nel caso facciano parte di più consorzi, devono necessariamente adeguarsi e scegliere a quale consorzio continuare ad aderire e recedere da tutti gli altri.
In Piemonte gli Istituti storici per la Resistenza di Alessandria, Asti, Cuneo e Novara (che comprende anche il Vco) rivestono proprio la forma giuridica del consorzio.
Di tali quattro consorzi fanno parte una pluralità di Comuni, la maggior parte dei quali con una popolazione residente inferiori a 1000 abitanti; la scelta della forma consortile fu fatta proprio per permettere una collaborazione fra comuni grandi e piccoli che da soli non avrebbero avuto le risorse necessarie da investire.
Qualora questi quattro consorzi dovessero necessariamente assumere una nuova veste giuridica, come previsto dalla Finanziaria, vi è il fondato rischio che alcuni dei soggetti, soprattutto i comuni più grandi, decidano di non aderire al nuovo soggetto o di aderirvi in misura economica minore rispetto a quanto avviene ora.
L’ordine del giorno approvato oggi in Consiglio Regionale impegna la Giunta ad intervenire, in sede di Conferenza Stato-Regioni, affinché il termine del 31 marzo 2008 sia prorogato al 31 dicembre, così da concedere un lasso di tempo congruo ad addivenire ad una soluzione legislativa del problema.
"Si tratta di un atto significativo – commenta Sergio Dalmasso, consigliere regionale del Prc – per difendere l’importanza del ruolo e dell’attività da sempre svolta dagli istituti storici per la resistenza e la società contemporanea in Piemonte.
"La norma messa in Finanziaria è stata atta in maniera affrettata per semplici motivi di spesa, ma non ha tenuto conto delle necessità dei comuni che non possono essere cancellate da un giorno all’altro: l’odg cerca di mettere una pezza a questo errore".

Torino, 17 Gennaio 2007

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